Dalle Biblioteche di Valsamoggia, qualche consiglio di lettura e visione in occasione della Giornata della Memoria, affinché quello che è stato non si ripeta più!

In calce anche la bibliofilmografia tematica completa

 

La stella che non brilla: la Shoah narrata ai bambini

G. Risari, Gribaudo

Una storia delicata e al tempo stesso potente per raccontare ai bambini la tragedia della Shoah attraverso parole di speranza. «Ricordare. Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi.» Con un’appendice di approfondimento storico e artistico. Età di lettura: da 9 anni

Volume disponibile presso la Mediateca di Bazzano

 

 

Il violino di Auschwitz

Anna Lavatelli, Interlinea

Nel 2014 un colto collezionista acquista presso un antiquario di Torino un violino Collin-Mézin con una stella di Davide incisa sul lato posteriore e un messaggio segreto custodito al suo interno. Un violino che gli sembra bellissimo, prezioso, di cui vuole conoscere e ricostruire la storia. E ad Anna Lavatelli viene affidato il compito di scriverla e farla arrivare a tutti noi in forma di romanzo. Eva Maria ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Eva Maria verso l’inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove dovrà suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Un racconto commovente tratto da una storia vera. Età di lettura: da 8 anni

Volume disponibile presso la Biblioteca di Monteveglio

 

Prof, che cos’è la Shoah?

Frediano Sessi, Einaudi

L’utopia nazista di una nuova Europa ariana prese avvio da pratiche di esclusione, segregazione e deportazione che colpirono gli ebrei, insieme ad altri soggetti invisi al Reich, e portò i tedeschi a dare corso al più grave sterminio mai attuato dall’uomo. I nazisti uccisero più di cinque milioni di ebrei. Una pagina della Storia che abbiamo il dovere di non dimenticare. Età di lettura: da 12 anni.

Volume disponibile presso la Biblioteca di Castello di Serravalle e Savigno

 

 

Lettera ad una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi

D. Aristarco, Einaudi

La Storia si può ripetere? I fantasmi del passato possono ripresentarsi? Come riconoscerli, come opporsi? Daniele Aristarco esplora alcuni degli aspetti più complessi e contraddittori del nostro tempo. Attraverso una serie di lettere indirizzate a Giulia, una giovanissima studentessa, l’Autore narra la storia della dittatura fascista, prova a sbrogliarne gli intricati fili e indaga l’enigma del consenso. Con un pizzico di umorismo e uno stile chiaro, queste pagine ripercorrono la storia italiana del Novecento per raggiungere la contemporaneità. Oltre ai principali avvenimenti, che vanno dalla nascita del movimento fascista al suo crollo rovinoso, alla fine della Seconda guerra mondiale, l’Autore si sofferma sui contenuti e le caratteristiche culturali di un pensiero non del tutto scomparso. Età di lettura: da 11 anni

Volume disponibile presso la Biblioteca di Castello di Serravalle e Savigno

 

 

I militari italiani nel lager nazisti

M. Avagliano, M. Palmieri, Il Mulino

La vicenda dei 650.000 internati militari italiani, dopo un fin troppo lungo periodo di silenzio, è stata oggetto di interesse nel 2008 da parte dei governi di Italia e Germania, giunti a istituire una specifica Commissione storica allo scopo di «occuparsi del passato di guerra italo-tedesco e in particolare del destino degli internati militari italiani deportati in Germania». La stessa definizione di “Internati Militari Italiani” (IMI) fu coniata dai tedeschi, che si rifiutarono sempre di riconoscere a questi prigionieri la condizione di prigionieri di guerra perché ritenuti rei di un tradimento imperdonabile. Questo nuovo lavoro di Mario Avagliano e Marco Palmieri, dopo la precedente opera antologica del 2009, che è stata uno dei primi studi italiani basati su un’analisi delle fonti tesa a rivolgersi ad un pubblico più vasto, oltre la nicchia degli studi specialistici, o dei convegni accademici, è un libro che affianca al rigore storico una dovizia documentaria sorprendente. Le vicende di tutti quei militari italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò, o di entare nelle SS, e che pagarono con l’internamento nei lager tedeschi questa decisione sono raccontate dalle loro stesse voci, giunte sino a noi attraverso lettere, diari, ma anche testimonianze dirette spesso inedite. Una voce fra le tante preme qui ricordare, quella dell’uomo che appare nella foto in copertina: Giovannino Guareschi. Già, proprio lui, il padre letterario di Peppone e Don Camillo, che dal 1943 al 1945 fu il “numero 6865”
di Bremerwörde-Sandbostel, Czestokowa, Beniaminovo, Wietzendorf-Bergen (i campi in cui fu internato) e custodì a rischio della vita un diario, quel Diario clandestino 1943-1945 pubblicato poi per la prima volta nel 1949.

Volume disponibile presso la Biblioteca di Crespellano

 

 

 

 

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