A Natale c’è Babbo Natale, all’Epifania la Befana…e a Pasqua?

Ovviamente il Coniglio Pasquale: scopriamo insieme come nasce questa tradizione

 

Vi siete mai chiesti come mai, accanto alle ben più diffuse uova, per Pasqua vengano realizzati anche conigli di cioccolato? O, più in generale, perché proprio il coniglio sia associato alla ricorrenza pasquale?

A me non era mai capitato finché non ho visto un bel film d’animazione di qualche anno fa: Le 5 leggende, una produzione DreamWorks del 2012. Quando tra i cinque Guardiani, le leggende del titolo, ho visto Calmoniglio, alias il Coniglio Pasquale, non ho potuto fare a meno di incuriosirmi.

E così, cercando qua e là, mi sono imbattuta nel blog di Topipittori, casa editrice fondata a Milano nel 2004 e specializzata in libri illustrati per ragazzi. Proprio in questo originale blog ho trovato un articolo in cui viene raccontata la storia della tradizione di Easter Bunny.

Eccone qui una sintesi, ma vi invito a leggere la versione integrale sul sito della casa editrice

Leggi l'articolo di Topipittori

 

Easter Bunny o il Coniglietto di Pasqua (detto anche Coniglio o Lepre Pasquale) è un personaggio appartenente al folclore dell’Europa nord occidentale, per la precisione la sua origine è tedesca. Fra i luterani, il Coniglio di Pasqua, in principio, fungeva da giudice deputato a stabilire, a inizio primavera, quali bambini fossero stati buoni, quindi meritevoli di doni, e quali cattivi; un compito che richiama alla mente la nostra cara vecchia Befana con la sua calza piena di dolci, o di carbone. Sempre secondo questa tradizione, la distribuzione dei regali ai bambini avveniva la notte prima della festa, cioè il Sabato Santo.

Per comprendere appieno, però, il legame con la ricorrenza della Pasqua, bisogna andare ancora più indietro nella storia e risalire ai tempi pagani, quando l’immagine della lepre/coniglio rappresentava il risveglio della natura in primavera. Con la diffusione del cristianesimo, si vennero a creare le condizioni per una giustapposizione tra nuovo credo e vecchie consuetudini, cosicché parve lecito accostare coniglio e uovo correlati dal medesimo simbolismo di rinascita.

Tornando al folclore di stampo germanico, si può ricordare che già in testi risalenti a fine Seicento, compare testimonianza delle usanze descritte. Dalla Germania, il coniglio pasquale si diffuse poi altrove, incontrando fortuna soprattutto nell’area anglosassone e di lì oltre oceano, fino ad arrivare al grande schermo.

 

In chiusura, oltre ai migliori auguri di una Buona Pasqua, malgrado le difficoltà della situazione, un pensiero dedicato ai più piccoli attraverso una storia ricca di significato –  Il coniglietto piccolo piccolo di Gerda Wagener e Marie-José Sacré – raccontata in un grazioso video realizzato dall’Associazione Culturale Articolonove di Rescaldina (MI)

 

 

 

 

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