Torna la rubrica cinematografica del blog delle Biblioteche di Valsamoggia: ogni mese sceglieremo una nuova uscita cinematografica, la recensiremo per voi e proveremo a consigliarvi qualche titolo simile presente nel nostro patrimonio

 

Il titolo di gennaio è

SOUL

Pete Docter, 2020

Disponibile in streaming sulla piattaforma Disney+

 

In un periodo come quello che stiamo vivendo, con i cinema chiusi e ben poche possibilità di svago, dobbiamo provare a ritagliarci, pur tra le mura domestiche, momenti in cui poter respirare e rendere diverso l’appiattimento quotidiano. Pur essendo spesso insieme, si rischia purtroppo di “stare” veramente in compagnia ben meno rispetto a prima dell’isolamento forzato: e questa è una condizione che ci accomuna tutti, dai bambini agli adulti. E cosa, meglio che una bella storia, può smuovere gli animi e riattivare emozioni sopite?

La Disney lo sa e per questo ha deciso di rilasciare sulla sua piattaforma streaming la sua nuova uscita Pixar, contrariamente ad altre case cinematografiche che hanno preferito rimandare i nuovi film a data da destinarsi. Disney+ è un allegro contenitore in cui si possono trovare milioni di contenuti, non solo Disney, Pixar o affiliati, tra i quali anche diversi documentari e making off: qualcosa di goloso non solo per i bambini, ma anche per i più cresciuti.

E ad un pubblico eterogeneo si rivolge appunto il film di cui vogliamo parlare, Soul, firmato da Pete Docter, già noto per Up e Inside Out, pellicole che si discostano dal tipico stile Disney per andare a ricercare a fondo nell’anima dei personaggi, e proprio il concetto di anima (soul) in questo caso la fa da padrone. Ma andiamo con ordine.

Tra coloro che hanno già avuto modo di vederlo, una gran parte concorda sul fatto che “non sia un film per bambini”, in quanto troppo triste, complicato, profondo.

Non è il mio caso: indubbiamente ci sono aspetti che un bimbo piccolo fatica a cogliere, mancandogli proprio l’esperienza di vita per poterle capire, ma si potrebbe dire lo stesso della stragrande maggioranza della produzione artistica mondiale, anche e soprattutto destinata ai bambini. Anche Cenerentola o Peter Pan sono assimilati in modo diverso da un bambino di tre anni rispetto a uno di otto.

Certamente ci sono almeno due macrolivelli di lettura in Soul: uno destinato ai più piccoli e uno che parla al cuore degli adulti…forse non troppo adulti, direi piuttosto la generazione dei trenta/quarantenni.

Partiamo da qui: dopo neanche 10 minuti di visione, per il giovane adulto d’oggi parte già l’immedesimazione con il protagonista Joe Gardner, insegnante di musica in bilico tra la sicurezza del posto fisso (tanto elogiato da mammà) e il sogno di poter finalmente vivere delle sue esibizioni al piano. Desideri e realtà convivono a fatica e Joe, che continua a provare a sfondare, collezionando insuccessi, si convince di non poter essere felice senza il suo jazz e così si ritrova a vivere una vita piatta, insulsa e piena di insoddisfazione.

Ogni tanto una scintilla lo rianima (come sentire un allievo veramente appassionato) ma poi torna la calma piatta…finché non arriva la grande occasione! Joe, entusiasta per un prestigioso ingaggio, si distrae: ed è qui che il film prende una piega inaspettata e Joe finisce…scaraventato fuori dai giochi.

Ed è qui, anche, che i bambini possono trovare temi e sensazioni in cui rispecchiarsi e da cui trarre preziosi insegnamenti per il futuro.

Intrappolato in una dimensione onirica – nè morte nè vita – Joe tenta disperatamente di tornare (al suo corpo, al suo tempo, al suo jazz club) ma per farlo si ritrova, in forma di anima, a fare da mentore all’anima numero 22, che rimanda da millenni la sua nascita. Per poter tornare sulla Terra, Joe dovrà aiutare 22 a completare la sua “patente di vita a punti”…ma la piccola anima è convinta che la vita non sia cosa per lei e porta Joe a far conoscenza di mistici amici a cui non serve la morte per riconnettersi con la propria anima, che promettono di sistemare tutto.

Qualcosa però va storto e la storia torna a precipitare in un tornado di divertenti scene comiche slapstick, con scambi di identità che coinvolgono gatti e situazioni al limite dell’assurdo che però costringono i protagonisti a conoscersi meglio e a ispirarsi vicendevolmente,  portando 22 a cambiare la sua idea e Joe a riconsiderare la sua intera vita.

Un giovane pesce si rivolge ad un pesce anziano chiedendogli: io cerco l’oceano, puoi aiutarmi? Allora il pesce anziano risponde: l’oceano è quello dove siamo adesso. E il giovane pesce ribatte perplesso: ma questa è solo acqua…io voglio l’oceano!

Che, in soldoni, significa che non serve uno scopo per vivere, basta solo essere pronti a farlo: a godere appieno di ciò che la vita può offrire e apprezzare ogni singolo attimo, perché potrebbe essere l’ultimo. Sogni, aspirazioni, desideri sono ottime cose che ci accompagnano durante questa avventura e che ci spingono a migliorarci, ma se la passione passa il limite e diventa ossessione si rischia di perdere il contatto con la propria anima, nonché con tutto ciò che ci circonda.

E qui torniamo al duplice livello di lettura: un messaggio di speranza e un insegnamento di crescita per i più piccoli, un invito a riconsiderare ciò che è importante per i più grandi.

Perché, come diceva John Lennon, “la vita è ciò che ti succede mentre stai facendo altri progetti”, e basta poco per perdersela.

 

 

 

 

Titoli simili che puoi trovare nelle biblioteche di Valsamoggia:

 

Inside Out

2015, Pete Docter – Mediateca di Bazzano, Biblioteca di Castello di Serravalle e Crespellano

Diretto dallo stesso regista, sembrerebbe quasi un prequel spirituale di Soul, che muove dagli stessi presupposti: in questo caso però i protagonisti sono i sentimenti e le emozioni che fanno parte di noi, che regolano le nostre azioni e grazie ai quali veniamo plasmati. Un bel film, maggiormente accessibile ai bambini, che racconta di crescita, cambiamenti e crisi, e di come tutto questo sia normale e non ci debba spaventare.

 

Coco

2017, Lee Unkrich – Mediateca di Bazzano e Biblioteca di Crespellano

La Pixar aveva già parlato di morte in un altro dei suoi film, il premiatissimo Coco. Attraverso le avventure di Miguel, finito nell’aldilà durante il Giorno dei morti, la pellicola racconta dell’importanza della famiglia, del perdono e del ricordo.

 

Koda, fratello orso

2003, Aaron Blaise, Robert Walker – Mediateca di Bazzano, Biblioteca di Crespellano e Monteveglio

Anche in questo film Disney ritroviamo moltissimi temi affrontati in Soul, come il destino, la ricerca del nostro scopo nella vita e la dimensione spirituale, oltre al già citato riferimento all’aldilà. Un piccolo gioiellino che forse è passato in sordina per troppi anni: è tempo di riscoprirlo!

 

Mirai

2018, Mamoru Hosoda – Mediateca di Bazzano

Kun è un bambino di quattro anni che, a causa della nascita della sorellina, si trova ad affrontare emozioni mai provate prima: ci vorrà un elemento magico proveniente da un’altra dimensione spazio-temporale per insegnargli il modo giusto per affrontare la vita e, soprattutto, come apprezzarla partendo (in puro stile nipponico) dalle piccole cose quotidiane.

 

La principessa e il ranocchio

2009, Ron Clements, John Musker

A volte siamo così impegnati nel raggiungere i nostri desideri, che ci dimentichiamo che anche il tempo che impieghiamo a realizzare un sogno è vita che va vissuta. Tiana, che lavora giorno e notte per risparmiare abbastanza per aprire un ristorante, scoprirà che realizzare i propri sogni non porta a nulla, se non si ha ciò che serve veramente: amicizia, amore, e la capacità di apprezzare ciò che abbiamo.