“Taccuini selvaggi – camminata e laboratorio per bambini presso Officina Pellegrini”. Un appuntamento speciale di “A spasso con i libri selvaggi”. I bambini, l’artista Angelo Bellobono insieme all’educatrice ambientale Francesca Casadio Montanari e alla bibliotecaria Maddalena Faccioli partiranno dall’Officina Pellegrini per una passeggiata a Merlano, piccola frazione immersa nel verde tra le colline di Savigno e Monte San Pietro per raccontarsi storie e disegnare all’aperto seguendo le linee, qui dolci, dell’Appennino.
ore 10.00 Ritrovo presso Officina Pellegrini, incrocio Via Boves-Via Gavignano, loc. Merlano di Savigno – Valsamoggia, Bologna
La partecipazione è gratuita.
In caso di maltempo l’evento sarà annullato.
Occorre portare mascherina, abbigliamento e scarpe comodi, capellino ed acqua.
Prenotazione obbligatoria fino a un massimo di 15 bambini (età 7-11 anni, accompagnati da un genitore)
al numero 051836441 – dalle 10 alle 13 tutti i giorni –
via email a prenotazioni.frb@gmail.com
Maggiori informazioni:
www.frb.valsamoggia.bo.it | www.nosproduction.com
Nel rispetto delle norme di prevenzione per il contagio da COVID-19 per poter partecipare all’attività in programma occorre la prenotazione ai contatti sopra indicati.

“Taccuini selvaggi” è parte del programma di Linea 1201 – 3 | Valle del Samoggia e nell’ambito della 4° edizione di A Spasso con i libri selvaggi .
La Valle del Samoggia, terza tappa di “Linea 1201” programma di residenza di Angelo Bellobono, invita alla relazione con un territorio collinare, avamposto prima dell’aprirsi della Pianura Padana.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Rocca dei Bentivoglio di Valsamoggia e all’ospitalità dell’Officina Pellegrini, l’artista si immergerà nel territorio della Valle del Samoggia in cui convivono aree fortemente antropizzate e paesaggi naturali di grande bellezza. Qui diventeranno protagonisti i calanchi, espressioni fortemente tipiche dell’Appennino e tesori del patrimonio paesaggistico italiano che, per effetto erosivo, aprono sui versanti collinari veri e propri “palcoscenici” terrosi.