La Fondazione alla Fiera del Libro per Ragazzi
Anniversario importante quest’anno per la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna: 60 anni, portati in maniera egregia!
Un appuntamento che noi bibliotecari attendiamo sempre con gioia ed entusiasmo e del quale ora vogliamo raccontarvi qualcosa! Oltre alle sensazioni di Andrea Bertusi (Biblioteca di Castello di Serravalle), Giorgia Vivarelli (Mediateca di Bazzano) e Maddalena Faccioli (Biblioteca di Monteveglio), troverete anche i commenti di un altro “esploratore”, il nostro collega Luca Vanelli, il quale, esperto di comunicazione, saprà sicuramente raccontarvi in maniera viva la Fiera e quello che ha rappresentato per lui.
Buona lettura!
Andrea
Ho partecipato anche quest’anno alla Fiera del Libro per Ragazzi, e come sempre è stata un’esperienza speciale. Quando negli articoli di cronaca si parla di questa manifestazione viene ricordato che è la Fiera di settore più importante a livello internazionale e che svolge un ruolo vitale nel mettere in contatto editori, autori, artisti, librai e bibliotecari provenienti da tutto il mondo. Più difficile è descrivere la sensazione che si prova a visitarla. Se dovessi raccontarla in una frase, direi che è come fare un viaggio in una grande casa della creatività, proprio perché si percepisce che l’attenzione è posta sui processi che portano a realizzare e a diffondere l’arte del libro per ragazzi. Gli addetti ai lavori possono conoscersi e confrontarsi: ad esempio, per noi bibliotecari è stato bellissimo chiacchierare con Silvia Borando, autrice molto apprezzata per i suoi libri per la prima infanzia, editi da Minibombo.
A volte il fatto che la manifestazione non sia aperta ai semplici visitatori è stato criticato. Ma questo costituisce un vantaggio, invece che una mancanza, perché le proposte e i partecipanti sono già così numerosi che aggiungere anche il pubblico generico, come avviene nelle mostre mercato, renderebbe impossibile quello scambio e quel lavoro creativo di cui parlavo prima.
L’autore che ho scoperto in quest’edizione è Matt Dixon, che realizza silent books (pubblicati dall’editore Lavieri) in cui si muovono piccoli robot, animati da emozioni più che umane. Le sue illustrazioni mi sono piaciute così tanto che me ne sono portato a casa una stampa.
Giorgia
Per la prima volta quest’anno ho partecipato alla Fiera del Libro per Ragazzi ed è stata a dir poco un’esperienza fantastica! Non avrei mai immaginato di trovare un mondo così pieno e ricco di sorprese, un luogo quasi incantato dove libri, illustrazioni, mostre, installazioni, incontri con autori ed esperti del settore si intrecciano e ti lasciano senza fiato. Con lo zaino in spalla e l’immancabile borsa di tela stracolma di cataloghi, ho vagato per ore – devo ammettere un po’ spaesata e al tempo stesso affascinata – tra gli stand, alla ricerca di nuovi titoli che arricchiranno presto gli scaffali della Mediateca. Mi sono lasciata trascinare dall’entusiasmo e dalla voglia di vedere (e prendere!) tutto, perdendomi tra mille e una meraviglie. Una giornata di risate, di incontri con colleghi e amici, una preziosa occasione di condivisione e di crescita professionale che mi ha regalato anche la possibilità di tornare un po’ bambina (e questo è l’aspetto che più di tutti ho adorato)!
Tra i tanti libri che mi hanno colpita, ho scelto di consigliare due storie che ci invitano a riscoprire la bellezza della natura e le emozioni che suscita in noi. Sulla montagna di Lù di Anouck Boisrobert e Louis Rigaud – tra i finalisti del Premio Andersen 2022 come miglior libro fatto ad arte – ci cattura con le sue incredibili illustrazioni pop-up, accompagnandoci in un’avventurosa ricerca tra le montagne.
Un anno tra gli alberi di Valentina Levrini e Irene Penazzi ci culla con i suoi testi poetici e le immagini ricche di colori e di interessanti dettagli tutti da scoprire.
Non vi resta che andarli a leggere!
Maddalena
Se chiacchierando mi sentite usare l’espressione “non ha deluso le mie aspettative”, sappiate che sicuramente sto parlando della Fiera del Libro per Ragazzi. E dire che sono ben alte (le mie aspettative) e lei riesce a sorprendermi sempre.
Quest’anno la visita mi ha occupato quasi una giornata intera, che, neanche a dirlo, non basta mai..tanti stand, tanti autori, tanti illustratori, tanti libri, tanti colori e…tanti amici! Eh sì, la Fiera è una meravigliosa occasione per incontrare molte persone care e, quindi, è fatta anche di abbracci, di sorrisi e di saluti.
Dovrei concentrarmi a raccontarvi dei libri che ho sfogliato, ma mi pare scontato che si trovino oggetti meravigliosi, contenenti storie ricche di emozioni e illustrazioni che incantano!
Il mio piccolo reportage questa volta vuole essere umano: sapete di cosa non smetto mai di sorprendermi? Del fatto che questa esposizione è piena di persone … felici!
Gli editori che raccontano con passione le storie che hanno pubblicato, gli autori che firmano le copie delle loro opere e raccolgono i tanti complimenti dei visitatori, gli illustratori che incantano tutti mentre sono all’opera e, infine, i visitatori (che sono bibliotecari come noi, o librai, o insegnanti, o…tante altre cose) che passano dentro ai padiglioni giornate all’insegna dell’entusiasmo.
Ah, alla fine un libro ve lo voglio consigliare: Cercasi gamba di Irene Frigo, Carthusia edizioni, un silent book pensato come un inno alla trasformazione, che racconta in modo leggero e divertente di come tutto intorno a noi sia sempre in costante cambiamento. Lo troverete presto anche in Biblioteca a Monteveglio.
La Fiera del Libro per Ragazzi è davvero un paese delle meraviglie! (Causa assuefazione, si raccomanda di assumerla in piccole dosi)
Luca
Forse è la prima volta nella mia vita che mi avvicino per davvero ai linguaggi dei bambini. La nascita di una nipotina mi ha aperto un mondo fatto di immagini, magia, frasi brevi e illuminanti. È come se tutto viaggiasse su onde di significato diverse, più sottili, slegate dalle parole, ma che vanno molto più in profondità. La Fiera del Libro per Ragazzi mi sembra una sorta di ritrovo globale fra quelle persone che, anche da adulti, continuano a comunicare con queste onde. E tutti parlano la stessa lingua.
Sono stato colpito da tanti titoli, ma due su tutti hanno colto la mia attenzione e mi hanno colpito con le onde più giuste, un pochino più in profondità. “Il mondo ti aspetta” di Kobi Yamada e Gabriella Barouch (Terra di Mezzo edizioni), un delicatissimo racconto di crescita per arrivare pronti a qualsiasi scontro che la vita può presentarci. E a proposito di scontri e di passi falsi, i palloncini gialli de “Il libro degli errori” di Corinna Luyken (Fatatrac edizioni) mi hanno abbagliato, facendomi venire una gran voglia di sbagliare e di rimettere mano ai miei errori con molta più serenità.