Da qui alla notte più importante del cinema, vi raccontiamo alcuni dei film che abbiamo visto candidati agli Oscar. E vi diciamo quali altri film potrebbero interessarvi da trovare in Mediateca a Bazzano. Seconda puntata con “Poor Things” di Yorgos Lanthimos.

 

POOR THINGS

In una Londra vittoriana traslata in un mondo steampunk (in cui le differenze sociali sono spinte allo stremo), lo scienziato sfigurato Godwin “GOD” Baxter porta avanti esperimenti alla Frankenstein in nome del progresso, così come aveva fatto il padre usandolo come cavia quando era bambino.

I risultati sono ibridi di animali e Bella, una donna adulta che si comporta come una bambina: è stata infatti creata innestando, nel corpo cerebralmente morto di una suicida, il cervello della creature che portava in grembo.

Bella progredisce rapidamente, studiata e “coccolata” da God e dal suo assistente Max McCandles, che si ritrova infine innamorato di quella creatura ingenua ed egoista ma genuinamente intelligente e curiosa. Completamente estranea alle convenzioni, ma soprattutto alle restrizioni sociali, Bella non comprende il perché dovrebbe reprimere i suoi istinti e la sua libido e, sebbene intenzionata a tornare una volta appagati i suoi desideri, decide di fuggire con il libertino Duncan Wedderburn.

Tra Lisbona, una crociera nel Mediterraneo e Parigi, Bella scopre la gioia, la sofferenza e il senso del bene e del male, declinati secondo una sua visione progressista che sconcerta chi ha intorno. Finita a vivere una vita apparentemente poco rispettabile, torna poi a Londra per salutare il suo creatore morente, trovando però i fantasmi del passato di qualcun altro.

Bella deve fare i conti prima con il suo corpo, che da fallace involucro diventa fonte e strumento di piacere, poi con la sua mente, che affina senza pregiudizi pregressi. La società vittoriana, seppur fiabescamente riprodotta, vorrebbe mettere un freno alle sue peculiarità, così come i “gentiluomini” con cui si trova ad avere a che fare, mentre God e Max, seppur impegnati nella loro “deviata” missione, risultano essere di vedute molto meno strette e giudizio più morbido.

Il messaggio è chiaro, ma il modo in cui il tutto viene rappresentato risulta molto didascalico e continuamente ribadito attraverso una riproposizione di scene tutte uguali che finiscono con lo stancare lo spettatore. Lo stile narrativo non convenzionale cui Lanthimos ci aveva abituato fatica ad emergere e tutto si appiattisce nella volontà di scandalizzare lo spettatore, anche se di veramente scandaloso non c’è nulla.

Sembrerebbe che il regista abbia deciso di smorzare i suoi soliti toni per andare incontro a un pubblico più vasto, operazione legittima, visto che il cinema è soprattutto un’industria, e che il risultato, nonostante tutto, è un’opera artisticamente molto valida e ben diretta. Ottimi gli interpreti, tra cui spiccano Willem Dafoe e, ovviamente, Emma Stone.

Candidato a 11 premi Oscar, tra cui Miglior film, Miglior regista e Migliore attrice.

 

Altri film di Lanthimos presenti nelle nostre Biblioteche:

https://sol.unibo.it/SebinaOpac/query/lanthimos?sysb=VALSAMOGGIA&context=catalogo

  • The lobster, 2015 – Bazzano
  • Il sacrificio del cervo sacro, 2017 – Bazzano
  • La favorita, 2018 – Bazzano/Crespellano

 

Rubrica a cura di Katia Nobili