Musica al computer in Mediateca: il 9 ottobre la lezione di prova

La Scuola di Musica G. Fiorini apre le porte alla musica digitale grazie al nuovo corso Computer Music tenuto dall’esperto Dario Fantini, programmatore e musicista.

Il corso è adatto a ragazze/i dai 13 anni in su, che potranno imparare a creare musica non con gli strumenti tradizionali, ma attraverso l’uso di semplici ma efficaci software in grado di processare suoni e note e di portare alla produzione di brani originali e completi.

Il 9 ottobre, dalle ore 17.00, si terrà la prima lezione introduttiva gratuita presso la Mediateca di Comunale di Bazzano

 

Noi bibliotecari abbiamo deciso di fare due chiacchiere con Dario, il docente, per conoscerlo meglio ed approfondire l’argomento del corso:

Il nome del corso è Computer Music: ma cosa può fare il computer che uno strumento tradizionale non è in grado di fare?

Il computer, anche all’interno del nostro corso, non è un sostituto degli strumenti tradizionali, ma può essere usato per controllare e gestire vari aspetti della musica, come la registrazione e la produzione.

Grazie al digitale è possibile accedere a una galleria sterminata di suoni. Nel nostro caso, il computer è più uno strumento per comporre e arrangiare musica: a generare i suoni sono invece i sintetizzatori (tanto che ormai sono considerati strumenti musicali tradizionali, al pari di pianoforte e batteria).

Durante il nostro corso infatti genereremo suoni all’interno di software che ospitano sintetizzatori virtuali.

Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo modo di lavorare?

Mi sono avvicinato alla musica molto presto, sono cresciuto ascoltando la prima musica elettronica di consumo e tra i miei artisti preferiti figurano i Kraftwerk, i Tangerine Dream e Jean Michel Jarre, ma anche tanti gruppi rock. I Beatles rimangono a tutt’oggi un punto di riferimento fondamentale per la produzione musicale e anche i Pink Floyd sono stati per me molto importanti.

Come è nata la tua passione per la musica?

In modo molto naturale: in casa mia si ascoltava di tutto e quindi sono stato esposto fin da piccolo a sollecitazioni positive. Una delle prime domande che mi sono posto è stata “Come si fa la musica?” e questo mi ha spinto ad interessarmi di ogni suo aspetto, dalla composizione alla produzione.

Fui felicissimo, a 3 anni, di ricevere come dono di Natale la pianola Bontempi.

Ho dimestichezza con molti strumenti (alcuni li so suonare meglio di altri): mi considero più un compositore che un esecutore.

Come sei arrivato a produrre musica al computer?

La mia esposizione al digitale va di pari passo alla musica: in casa avevamo un computer Commodore Amiga e, una volta consumati i videogiochi, ho provato a usare il computer non come un semplice fruitore ma cercando di produrre qualcosa.

Ho iniziato a “studiare” i codici e mi sono avvicinato alla programmazione musicale attraverso versioni rudimentali dei moderni software musicali. Da adulto ho arrangiato i brani della mia band (avevo il ruolo di compositore e suonavo tastiere e sintetizzatori) e ho collaborato alla produzione di dischi di diversi artisti indipendenti.

Adesso sono sviluppatore di videogiochi e compongo più che altro colonne sonore destinate al panorama videoludico.

 

 

Scopri Computer Music
Info:

tel. 051 836426 oppure tramite e-mail, all’indirizzo scuoladimusica@roccadeibentivoglio.it