In occasione della mostra fotografica “Nella lente – Diari di donne” della fotografa Chiara Dondi (in Rocca dal 22 novembre 2024 al 6 gennaio 2025) vi proponiamo una breve bibliografia dedicata alle donne che si sono messe dietro la lente della macchina fotografica per i più diversi motivi: affermazione personale, impegno politico e sociale, bisogno di esprimere sè stesse e portare alla luce ciò che nessun’altro aveva mai pensato di fotografare.

Scopri la mostra

 

Le indiscrete. Storie di cinque donne che hanno cambiato l’immagine del mondo – Elisabetta Rasy – Mondadori

 

Con una scrittura intensa e partecipe, Elisabetta Rasy insegue lungo l’arco del Novecento la vita e l’opera di cinque donne straordinarie, animate, ognuna secondo il proprio temperamento, da un’inarrestabile aspirazione alla libertà.

Di buona famiglia o figlie di emigranti, amate o solitarie, ammirate o emarginate, le cinque donne protagoniste di questo libro hanno tutte un rivoluzionario desiderio: indagare la realtà con il proprio sguardo femminile, abituato a cogliere aspetti della vita ignoti, intimi o trascurati, coltivando un’audace arte dell’indiscrezione che è l’esatto contrario dell’indifferenza. Sono cinque grandi fotografe, diverse per carattere e destino, ma ugualmente animate dalla voglia di cambiare l’immagine del mondo scovando bellezza e dolore là dove non erano mai stati visti, che si tratti di amore, politica, sesso, povertà, guerra o del corpo, soprattutto femminile. Tina Modotti, Dorothea Lange, Lee Miller, Diane Arbus e Francesca Woodman hanno poco in comune, per origine e storia personale, ma condividono la stessa voglia di raccontare con l’obiettivo fotografico la realtà a misura della loro esperienza di donne e di ciò che hanno conosciuto, scoperto e amato. Con una scrittura intensa e partecipe, Elisabetta Rasy insegue lungo l’arco del Novecento la vita e l’opera di queste cinque donne straordinarie, animate, ognuna secondo il proprio temperamento, da un’inarrestabile aspirazione alla libertà. Perché proprio l’incontro di talento e libertà è la cifra segreta grazie alla quale hanno saputo farsi strada in un mondo ancora fortemente maschile, diventando protagoniste di un nuovo sguardo sul secolo che hanno attraversato.

Disponibile presso la biblioteca di Crespellano.

 

 

Tina – Pino Cacucci – Feltrinelli

 

Tina si chiamava Assunta Adelaide Luigia Modotti. Era nata a Udine nel 1896, da un’umile famiglia. Il padre era un muratore di idee socialiste, lei dovette ben presto lasciare la scuola e lavorare per aiutare la famiglia, poi emigrò negli Stati Uniti dove stavano crescendo i grandi movimenti sindacali. La vita culturale e artistica in fermento a San Francisco, Los Angeles, Hollywood e a Città del Messico le dischiusero la via prima del teatro e del cinema, poi della fotografia. Donna appassionata, si dedicò alla causa rivoluzionaria in Messico, lavorò per Soccorso rosso, combatté con le Brigate internazionali in Spagna.

Disponibile presso le biblioteche di Crespellano e di Savigno.

 

 

 

Lo specchio di Tina: vita e immagini di Tina Modotti – Cinzia Ghigliano – Contrasto

 

Chi è la vera Tina Modotti? Un’attrice, un’artista, una rivoluzionaria di bellezza e fascino straordinari, una cittadina del mondo che consacrò la vita ad arte e rivoluzione. Lo specchio di Tina riflette tutti questi volti ma una sola anima, istintiva, ribelle, sempre pronta a sperimentare e lanciarsi con coraggio in una nuova avventura, a cambiare strada per poter esprimere le proprie convinzioni, nella lotta politica come nella fotografia, cui si dedicò con passione per denunciare le condizioni di miseria e oppressione degli ultimi. Queste pagine ce la restituiscono attraverso il racconto per immagini e parole di Cinzia Ghigliano, accompagnato da un testo critico e una selezione delle immagini più famose della grande fotografa.

Disponibile presso la Mediateca di Bazzano.

 

 

Vita di Vivian Maier. La storia sconosciuta di una donna libera – Ann Marks  – UTET

 

Nella periferia di Los Angeles, il 17 luglio 1955, apriva per la prima volta i suoi cancelli Disneyland. Lì, tra famiglie, figuranti e pupazzi, c’era Vivian Maier, una tata di origine francese da poco trasferitasi sulla West Coast in cerca di un nuovo incarico. La donna girovagava da sola tra la folla con una macchina fotografica in mano: conclusa la gita, quelle foto non furono viste da nessuno, come le altre decine di migliaia di immagini che Vivian Maier scattò e tenne nascoste agli occhi del mondo per decenni. “Vita di Vivian Maier” rivela in tutta la sua complessità la storia di una donna fuggita da una famiglia disfunzionale, fra illegittimità, abuso di sostanze, violenza e malattia mentale, per poter finalmente vivere alle sue condizioni.

Disponibile presso la Mediateca di Bazzano.

 

 

Vivian Maier. Una fotografa ritrovata – John Maloof – Contrasto

 

Il fascino della fotografa Vivian Maier è dovuto al mistero che circonda la sua vita e il suo lavoro. La vicenda di Vivian Maier, la misteriosa bambinaia fotografa diventata un caso mediatico poco dopo la sua morte, è nota solo a grandi linee, così come nota è solo una piccola selezione delle sue immagini e una manciata di informazioni sulla sua vita. “Vivian Maier. Una fotografa ritrovata” è la raccolta più completa delle sue fotografie, in bianco e nero e a colori. Grazie al testo introduttivo di Marvin Heiferman, scrittore e curatore, il volume esplora e celebra la vita e l’opera di Vivian Maier in una prospettiva precisa e attuale, analizzando il suo lavoro nel contesto della Street photography americana contemporanea. Basato anche su una serie di interviste a persone che la conobbero, il testo getta una nuova luce sulla vita e sulla sorprendente opera di Vivian Maier. Con 240 fotografie in gran parte inedite, questa raccolta include anche le immagini degli effetti personali della fotografa, così come gli oggetti collezionati nella sua vita e mai prima d’ora visti.

Disponibile presso la biblioteca di Crespellano.

 

Lei: Vivian Maier – Cinzia Ghigliano  – Orecchio Acerbo

 

“Vivian era misteriosa. Portava camicie da uomo, imprecava in francese, conosceva a memoria tutti i racconti di O. Henry, camminava come un uccello. E così, come un trampoliere dalle lunghe gambe, ha attraversato il suo tempo fotografandolo.” Il diario di Vivian Maier. Scritto non con la penna ma con la macchina fotografica, la sua inseparabile Rolleiflex. Sempre al collo, sempre sul cuore. Occhio speciale per ritrarre i bambini dei quali come tata si prendeva cura; le persone comuni incontrate per strada; i quartieri delle città a lei più care, New York e Chicago; i luoghi lontani meta dei suoi numerosi viaggi. E dietro ogni scatto -centocinquantamila negativi, e migliaia di pellicole non sviluppate- l’interesse per l’altro, gli altri. Età di lettura: da 9 anni.

 

Disponibile presso la biblioteca di Monteveglio e la Mediateca di Bazzano.

 

 

Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita – Francesca Alfano Miglietti – Marsiglio

 

Un volume antologico che raccoglie ben 300 scatti di Letizia Battaglia, molti dei quali inediti, e in cui si documentano inoltre l’impegno politico, l’attività editoriale, quella teatrale e cinematografica e la recente istituzione del Centro internazionale di fotografia a Palermo.

Disponibile presso la biblioteca di Crespellano.

 

 

 

 

Letizia Battaglia : shooting the mafia – Kim Linginotto – I Wonder

 

Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni ’70 e ’90. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando anche uno spaccato di storia italiana.

Disponibile presso la Mediateca di Bazzano.