Una lettera per Momo, il folklore e le credenze del Sol Levante
Continua il prossimo giovedì il nuovo viaggio della Mediateca di Bazzano attraverso i film d’animazione giapponesi per i più grandi
Giovedì 21 marzo ci sarà la seconda delle 5 serate itineranti (una per ogni biblioteca di Valsamoggia) della seconda edizione della rassegna Japanimation, film d’animazione di produzione giapponese per adolescenti e adulti.
Questo progetto, nato dall’esigenza di portare in “periferia” quei film che non sono riusciti ad arrivare ai nostri schermi (o ci sono rimasti per pochi giorni), ha riscontrato grande successo di pubblico lo scorso anno e la Mediateca Comunale di Bazzano, insieme alle altre Biblioteche di Valsamoggia e alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio nella sua totalità, è felice di proporvi un nuovo calendario.
Il calendario di Japanimation 2
Chi di voi già conosce la Fondazione e la Mediateca, saprà che da tre anni (e stiamo già progettando l’edizione 2019) organizziamo Una rocca animata, una rassegna di film d’animazione per bambini durante il mese di giugno: nel momento della scelta dei titoli, spesso abbiamo dovuto scartare film meravigliosi ma poco adatti a un pubblico di bambini. Perché non tutto il cinema d’animazione è pensato per i piccoli!
Purtroppo è credenza assai diffusa che i cartoni animati siano prodotti destinati all’infanzia, quando invece non sempre è così. Il disegno animato è soltanto una tecnica, un modo di raccontare una storia, che sicuramente ben si presta ad una trama per bambini, ma non si esaurisce in questo: le caratteristiche del disegno sono funzionali a un tipo di narrazione più poetica, delicata e immaginifica adatta anche per i “grandi”.
Non è un caso, infatti, che i film da noi proposti siano di produzione giapponese: nel paese del Sol Levante, infatti, la tradizione di manga ed anime destinati ad adolescenti e adulti è molto forte e radicata. Tra i registi che potremmo citare, Katsuhiro Ōtomo (Akira, 1988), Satoshi Kon (Paprika – Sognando un sogno, 2006), ma anche i due fondatori dello Studio Ghibli, Isao Takahata (La tomba delle lucciole, 1988) e Hayao Miyazaki (Principessa Mononoke, 1997).
Per la seconda serata, presso il Teatro Frabboni di Savigno, ore 20.30, vi proponiamo Una lettera per Momo, film del 2011 dell’animatore Hiroyuki Okiura.
Un film che affronta tematiche molto complesse, quali la fatica di crescere, la sofferenza per la morte di una persona cara, la perdita dei punti di riferimento, con grazia ed eleganza: uno di quei racconti che sembra fatto apposta per “ripulire” lo sguardo dello spettatore e, attraverso la visione del film, metterlo a contatto con le proprie esperienze personali e aiutarlo a sedare i propri demoni.
Come in moltissimi altri film prodotti in Giappone, anche qui vediamo come l’elemento sovrannaturale si mischi alla concretezza della quotidianità dei protagonisti, finendo col diventarne parte integrante e ad essere considerato naturale, previsto, necessario.
Il ricorso alle influenze del folklore giapponese, con tutte le sue peculiarità e “stranezze” (ancor di più per noi spettatori occidentali, che conosciamo poco di queste tradizioni) contribuisce ad impreziosire ed alleggerire i toni drammatici dell’opera.
Momo è una ragazzina un po’ timida che, da Tokyo, si trasferisce con la madre in una piccola isola: la mamma vorrebbe ricominciare lì una nuova vita, essendo venuto a mancare da poco il padre. Ma Momo fatica ad ambientarsi, ossessionata dal ricordo dell’ultima conversazione col papà e da una lettera incompiuta che questi aveva iniziato per lei.
A movimentare la situazione arrivano tre demoni, creature sovrannaturali che dovrebbero sorvegliare sulla famiglia di Momo, ma finiranno col creare più guai del previsto.
Riuscirà Momo a ritrovare la serenità e fare pace con sè stessa e col ricordo del padre?
Scopritelo insieme a noi!
Vi aspettiamo giovedì 21 marzo: l’ingresso è gratuito, l’età consigliata è a partire dagli 11 anni
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