
5 titoli per Valsamoggia obiettivo 2030: Obiettivo n.4. Istruzione di qualità
Valsamoggia obiettivo 2030: i consigli delle Biblioteche
Possono attività ed esperienze culturali promuovere valori come la lotta alla povertà, alla fame e al cambiamento climatico, la diffusione di acqua pulita e servizi igienico-sanitari adeguati, promuovere la diffusione di energia e urbanizzazione sostenibili e lo sviluppo di una comunità aperta e inclusiva che favorisca l’uguaglianza sociale e di genere?
È questo l’ambizioso obiettivo del progetto Valsamoggia obiettivo 2030, tra i vincitori del bando Shaping Fair Cities.
Una rassegna di mostre, laboratori, incontri, esperienze culturali che, coinvolgendo il pubblico, le associazioni, i legislatori, stimolino la comunità e conoscere e perseguire i principi strategici dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Durante lo storytelling che, in queste settimane, ci racconterà i 17 punti dell’Agenda 2030, le Biblioteche Comunali di Valsamoggia mettono a disposizione alcuni consigli di lettura e visione a tema, per approfondire questi argomenti tanto importanti per il nostro futuro.
Obiettivo n.4 – Istruzione di qualità
Scuola: istruzioni per l’uso : risolvere e affrontare con serenità i piccoli problemi di ogni giorno
M. Rosci
Dedicata a genitori e figli, una guida ai problemi che possono insorgere nella scuola di oggi. Punti di riflessione per fare chiarezza sul rapporto genitori docenti e suggerimenti e indicazioni per evitare errori banali o sostanziali e cercare soluzioni per collaborazioni durature, nel reciproco rispetto e nella differenziazione delle competenze, complementari e diverse.
Puoi trovare il libro presso la Biblioteca di Monteveglio
Scuola creativa : manifesto per una nuova educazione
K. Robinson
Ken Robinson è una delle voci più influenti in materia di istruzione. La sua TED Talk “Le scuole uccidono la creatività?” è stata tra le più cliccate degli ultimi anni. In “Scuola creativa”, Robinson espande quella visione e la declina in un focus molto concreto: cosa, perché e come l’istruzione dovrebbe cambiare. La via indicata da Robinson non è la via delle riforme – misure insufficienti, e nel migliore dei casi in grado solo di migliorare un sistema fallimentare nella sostanza – ma della rivoluzione: scardinare capisaldi culturali che diamo per scontati, ripensare il percorso formativo dall’asilo all’università, abbandonando i principi di conformità, linearità e omologazione per scegliere un apprendimento personalizzato che valorizzi il potenziale personale di ognuno. Pieno di esempi e buone pratiche, studi di caso e aneddoti, e soprattutto ironico, divertente, brillante, questo libro ispirerà insegnanti, genitori, dirigenti, politici a mettere in discussione prassi consolidate e costruire un nuovo paradigma per le nostre scuole.
Puoi trovare il libro presso la Biblioteca di Crespellano
Siamo quello che leggiamo: crescere tra lettura e letteratura
A. Chambers
“Le storie sono la forma attraverso la quale usiamo la lingua per creare e ricreare noi stessi – le nostre idee su chi siamo, da dove veniamo, che cosa possiamo diventare. La lingua è il dio che ci crea. Non sono le esperienze che viviamo a cambiarci e a formarci, come comunemente si crede, ma le storie che noi raccontiamo di quelle esperienze. Finché non abbiamo ridato forma alle nostre vite in un racconto strutturato in narrazione, non possiamo trovare e contemplare il significato delle esperienze che abbiamo vissuto. Sono le storie a cambiarci, non gli eventi che viviamo”. Partendo da queste riflessioni e dalla sua personale esperienza di lettore e di scrittore, Aidan Chambers si rivolge a insegnanti, bibliotecari e genitori, suggerendo idee, metodi e approcci per consentire un incontro positivo tra i ragazzi e i propri libri, nella consapevolezza che l’educazione alla lettura non si può improvvisare, che presuppone competenze e professionalità e una grande attenzione e sensibilità per le risposte dei bambini e dei ragazzi alle letture proposte
Puoi trovare il libro presso la Biblioteca di Castello di Serravalle
Io sono Malala : la mia battaglia per la libertà e l’istruzione delle donne
M. Yousafzai
9 ottobre 2012. Il sole brilla forte sulla valle di Swat. Dal vecchio scuolabus senza tetto che la riporta a casa, Malala sorride e segue il volo degli aquiloni colorati nell’enorme cielo azzurro. Anche oggi ce l’ha fatta: ha attraversato il fiume e ha raggiunto la scuola. È riuscita a studiare, a leggere, a imparare. Nonostante i pregiudizi. Nonostante le minacce. Nonostante le imposizioni. Perché i Talebani al potere vogliono togliere questo diritto a tutte le ragazze come lei, e sono pronti a uccidere chi osa gridare il proprio desiderio di conoscere il mondo. Malala questo lo sa bene, e quando a un tratto l’autista frena rumorosamente, fermando il bus nel mezzo di quella strada fatta di terra e polvere, capisce subito che qualcosa non va. Un uomo, i capelli lunghi e il volto coperto da una folta barba scura, sale a bordo all’improvviso con un salto. Impugna una pistola nera e grida furioso il suo nome. Sta cercando proprio lei. Nessuno parla, nessuno risponde a quell’urlo. Poi lentamente i visi cominciano a girarsi e a guardare Malala, indicandola in silenzio con occhi impauriti. Lei è l’unica, sullo scuolabus, ad avere il volto scoperto e lo sguardo fisso su quell’uomo che rapidamente alza il braccio e fa fuoco. Quattro rumori violenti, quattro spari, quattro proiettili la colpiscono. Ma quella mattina Malala non muore, e questa è la sua storia.
Puoi trovare il libro presso la Biblioteca di Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e la Mediateca di Bazzano
Vado a scuola
P. Plisson
Il film narra la toccante storia di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza.
Puoi trovare il film presso la Mediateca di Bazzano e la Biblioteca di Crespellano
Prossimo appuntamento con l’Obiettivo n. 5 – Parità di genere
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