Un film a settimana per ricordare la Grande Guerra, in occasione della mostra 1914-1915 Volti e parole

Inaugurata ad aprile, presso la Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, proseguirà fino a fine luglio la mostra Volti e parole, un percorso di celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale in Valsamoggia, portato avanti dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio e dal Teatro delle Temperie, col prezioso aiuto di numerosi partner.
Scopri 1914-1918 Volti e parole, piccole storie della Grande Guerra in Valsamoggia

Da inizio maggio è aperta anche la sezione  Tirare la cinghia, sull’agricoltura e l’alimentazione in tempo di guerra, visitabile presso l’Ecomuseo della collina e del vino. Un percorso che culmina con la cena del 18 maggio, evento di restituzione del progetto didattico Tirare la cinghia, che vedrà i ragazzi dell’Istituto Alberghiero B. Scappi eseguire ricette tratte dai ricettari “del tempo di guerra”.

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Un’ottima occasione per visitare la mostra, e anche l’installazione Serie Imperiale, è la passeggiata storica di domenica 20 maggio, a cura di Daniel Degli Esposti

SCOPRI MEMORIE DI GUERRA E PASSI DI PACE

 

L’intento di 1914-18 Volti e parole. Piccole storie della Grande Guerra a Valsamoggia è quello di raccontare il conflitto da un punto di vista intimo, facendo emergere le singole voci dei combattenti, degli uomini al fronte, arrivate ai giorni nostri tramite lettere, memorie, diari, quaderni, disegni, materiali che sono stati raccolti sia grazie ai privati, gli abitanti di Valsamoggia che hanno messo a disposizione i ricordi di famiglia, sia dai documenti presenti negli archivi storici comunali.

Singole voci per raccontare un evento globale: questo è l’intento della nostra mostra, ma è anche l’intenzione del cinema storico. Che sia basato sulle vicende di personaggi realmente esistiti, o che si tratti di racconti verosimili, i film storici puntano il riflettore su emozioni ed azioni particolari, calate all’interno di un contesto importante e universale, ricostruito grazie a un attento studio di testimonianze e documenti d’epoca. Per questo, le Biblioteche di Valsamoggia vogliono suggerirvi, fino alla fine della mostra, un film a settimana, che racconti piccole storie dal grande conflitto.

 

Continuiamo con il cinema italiano proponendovi un recente film, del 2014,  di un regista scomparso poche settimane fa, Ermanno Olmi

Torneranno i prati

Ambientato nello spazio di una notte, il film narra gli accadimenti di un manipolo di soldati stanziati in un avamposto d’alta quota del fronte Nord-Est. Siamo nel 1917, e gli uomini sono ormai stanchi di combattere e scoraggiati. Tutti i loro ideali sono ormai spariti lasciando spazio a rabbia e disillusione.

Ma i combattimenti, nonostante la neve e il gelo, non si fermano, e la truppa è costretta a sottostare al volere dell’alto comando: missioni suicide, manovre inutili, bombe, morti. E, in mezzo, lunghissime attese…

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Potete trovare il film presso la Mediateca di Bazzano e la Biblioteca di Crespellano 

 

Un film sussurrato, con dialoghi poveri ma azzeccati: gli ordini dal comando, riferiti con asciuttezza e rassegnazione, le chiacchiere tra soldati, in dialetto, le considerazioni degli uomini, enunciate come monologhi teatrali ma allo stesso tempo così pieni di naturalezza.

La fotografia e la scarna scenografia contribuiscono a creare l’illusione della verità, ambienti silenziosi, in cui riecheggiano soltanto gli spari e i lamenti. Come in un limbo, gli uomini aspettano di vivere o di morire, incuranti anche di loro stessi, aggrappati a piccoli gesti di carità, a un contatto umano, alla speranza di ricevere notizie da casa.

Un senso di pesantezza e di futilità impregna tutta la pellicola, ricordandoci tutto l’orrore e l’insensatezza della guerra.