“Abbiamo bisogno di un’altra moda!”: Ethic C’est Chic
Arriva “Ethic C’est Chic!”, la sfilata di moda etica a Valsamoggia
Sabato 21 aprile, presso la Rocca dei Bentivoglio, si terrà la seconda edizione di “Etic C’est Chic!”, sfilata di moda etica presentata dall’associazione Solidarietà Impegno.
Riportiamo con piacere questo contributo d’approfondimento di Alessia Bartolomei:
Sono passati 5 anni da quando, in Bangladesh, crollò l’edificio del Rana Plaza, dove tantissime persone lavoravano in condizioni disumane per produrre quei prodotti di “fast fashion” a cui siamo ormai abituati. Nel crollo, sono morte più di mille persone, soprattutto donne.
Nonostante questo, che rappresenta solo la punta di un iceberg di casi simili, i grandi brand della moda continuano a proporci magliette a 2 euro e abiti di ogni genere a prezzi stracciati. Ma dietro quei prezzi ci sono diritti dei lavoratori calpestati, condizioni ed ambienti di lavoro al limite dell’umanamente possibile, e metodi di produzione dell’abbigliamento assolutamente antiecologici e super inquinanti. Solo per poter comprare sempre più cose di scarsa qualità e cambiarle continuamente, buttando via gli abiti dopo pochi utilizzi, e, dal lato dei brand, per fare sempre più profitto a spese dei produttori e dei consumatori.
In seguito al disastro del Rana Plaza, si è sviluppato un movimento a livello mondiale chiamato “Fashion Revolution”: per dire basta ad un’industria della moda che mette al primo posto il profitto, e per sostenere, al contrario, una moda che rispetti le persone, l’ambiente, la creatività. Un movimento che vuole catalizzare il cambiamento e ridare dignità alla catena di produzione.
Il mondo del commercio equo e solidale, dal canto suo, porta avanti da sempre delle linee di abbigliamento che rispettano tutti i canoni del fair trade: rispetto dei diritti dei lavoratori, giusto compenso ai produttori, pagamento anticipato delle forniture, attenzione ecologica anche nella scelta dei tessuti (es. cotone biologico), e molto altro. Negli ultimi anni, la moda etica ha preso sempre più piede, non solo nel circuito equo, ma anche nel mondo dell’economia solidale che favorisce i piccoli produttori e gli artigiani.
Sono sempre più numerose le esperienze di sartorie sociali, che nascono spesso da realtà cooperative di sostegno a donne e uomini in difficoltà sociale e lavorativa, e che in questo modo non solo insegnano un mestiere, ma spesso avviano piccole imprese che generano redditi.
Solidarietà Impegno, un’associazione che da 25 anni opera in Valsamoggia per promuovere il commercio equo e gli stili di vita sostenibili, ha abbracciato gli obiettivi della moda etica e li promuove, soprattutto attraverso la bottega equosolidale “SI può fare” (via Mazzini, 29 a Bazzano). Per il secondo anno, ha organizzato, insieme alla cooperativa Oltremare ed alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, una sfilata nella splendida location della Rocca dei Bentivoglio, per far conoscere alla popolazione la realtà della moda etica, quale alternativa solidale, equa e giusta alla “fast fashion”.
Il 21 aprile, dalle 18.00, “Ethic C’est Chic!” presenterà ben 4 realtà di sartoria sociale: AltraQualità (storico importatore equosolidale italiano, che collabora con piccole cooperative del Sud del Mondo per una linea di abbigliamento etica, solidale, trasparente e responsabile in tutta la filiera), Lunaria (cooperativa sociale di Parma, che ha avviato una sartoria sociale con donne in difficoltà), Apeiron (ONG che in Nepal, paese dove le donne sono discriminate e maltrattate in maniera esponenziale, ha creato CasaNEPAL, un luogo di accoglienza che offre anche corsi di sartoria e produce abbigliamento solidale), e Social Chic (brand di moda etica nato dalla cooperativa Mondo Donna, che si occupa, tra gli altri, di accoglienza anche in Valsamoggia).
Ci sarà la possibilità di visitare una mostra fotografica sul riciclo dei sari (abiti tipici delle donne) in Bangladesh, o di farsi fotografare con i propri vestiti al contrario per chiedere ai marchi che indossiamo “chi ha fatto i miei vestiti?”. Saranno inoltre presenti stand su abbigliamento e accessori etici, e un buffet equosolidale.
Un evento unico del nostro territorio, organizzato non solo in occasione della “Fashion Revolution Week”, ma anche nell’ambito di Aut/Aut, festival contro le mafie coordinato dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio e da alcuni comuni tra cui Valsamoggia, e di Terra Equa, festival del commercio equo dell’Emilia Romagna.
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