
CORTI, CHIESE E CORTILI – 37° EDIZIONE | Un laccio tra passato, presente e futuro
Non abbiamo mai avuto paura delle sperimentazioni e delle innovazioni, di questo possiamo essere certi. E anche la nuova edizione di Corti, Chiese e Cortili continua nel solco dell’innovazione, sia musicale che visiva, per tessere un legame tra passato, presente e futuro con 21 concerti dal 10 giugno al 3 settembre.
Per innovare servono i giovani talenti, che prendono spazio e diventano protagonisti di numerosi appuntamenti. La rassegna si aprirà il 10 Giugno con i talenti dell’Accademia internazionale di Imola “Incontri col Maestro”, centro di formazione d’eccellenza a livello internazionale vincitore di oltre 100 premi a concorsi internazionali. All’interno del festival avremo poi il Faccini piano duo, composto dai giovanissimi fratelli Elia e Betsabea, tra i più apprezzati gruppi cameristici della nuova generazione italiana e “La Toscanini Next” un’orchestra formata da musicisti under 35 che nasce in Emilia-Romagna e fa della commistione tra generi e stili la sua caratteristica principale. Con noi anche i solisti dell’Orchestra Senzaspine, realtà musicale bolognese ormai affermata a livello nazionale e da poco vincitrice dell’importante premio della critica musicale Franco Abbiati dedicato all’avviamento professionale dei giovani musicisti.
Nel programma spiccano tre giovani artiste. Laura Marzadori, che a soli 25 anni è diventata primo violino della Scala ed è recentemente apparsa al Festival di Sanremo duettando con Lazza. Lavinia Mancusi, esploratrice di sonorità dell’umanità arcaica e della musica etnica e popolare. Catalina Vicens, considerata dalla stampa internazionale come una delle musiciste più interessanti nel campo della musica antica.
Non mancano gli artisti di rilevanza internazionale come Luca Giardini, uno dei più interessanti violinisti italiani a livello internazionale, impegnato insieme all’ensemble “Sezione Aurea” nella prima edizione del “Bach Project”. Insieme eseguiranno in forma integrale i concerti per Clavicembalo e orchestra di J. S. Bach, che prenderà il via in questa edizione con l’esecuzione dei tre concerti per due clavicembali e orchestra e si svilupperà nei prossimi anni della rassegna. Proseguiremo con Luca Vignali, primo Oboe nell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma dal 1984 accompagnato dall’Orchestra dei Castelli, e Peter Erskine, uno dei batteristi jazz più noti e apprezzati a livello mondiale che si esibirà insieme al suo quartetto per la prima volta in Europa.
Ci piace innovare e non abbiamo paura di mescolare generi e stili, per creare qualcosa di nuovo. Anche quest’anno quindi musica e danza si fonderanno, prima con una realtà di punta del panorama italiano, la Compagnia di danza Zappalà, che metterà in scena Naufragio con Spettatore. A settembre invece DNA e l’Orchestra del Baraccano si avvicineranno alle Suites di Ottorino Respighi con l’intento di dare nuova vita alla tradizione.
Dove c’è innovazione, c’è anche qualcosa di nato da zero. Saranno ben tre le produzioni originali all’interno della rassegna. Una in collaborazione con il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, nel quale gli allievi di percussioni e composizione insieme al Coro Armonici senza fili daranno vita alle musiche di David Lang. Manuel Zurria, flautista che ha ispirato un’intera generazione di compositori ad immaginare nuove opere, condurrà la residenza artistica per giovani compositori “Ragazze e ragazzi. Salvemini 1990”. E infine l’Orchestra Giovanile dei Castelli e il gruppo Zambra Mora, per la prima volta insieme, ci accompagneranno in un viaggio tra Oriente e Occidente.
Sono confermate alcune delle iniziative di successo dell’anno scorso come CCCSvela, il programma di visite guidate che precedono i concerti, alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi tra quelli che ospitano la rassegna. Tra i luoghi prescelti borghi, come Colle Ameno e Castello di Serravalle, ville private di antica fondazione, come Torre Gazzone, aree museali all’aperto come Ca’ la Ghironda e Tenuta Ca’ Vecchia. Inoltre, per favorire una partecipazione più consapevole da parte del pubblico, verranno realizzate in apertura a sette concerti introduzioni agli autori e ai brani in programma a cura del maestro Teresio Testa. In programma anche una collaborazione gastronomica per accompagnare il gusto alla musica: in alcune date sarà possibile assaporare i cibi di Ciapasò – la Zaira Valsamoggia Take Away.
L’innovazione quest’anno è anche nell’immagine, perché abbiamo ricostruito da zero tutta l’identità visiva della rassegna. Per farlo ci siamo affidati ad una giovane designer, Sindi Karaj, che per il nostro lavoro ha deciso di giocare senza timore col futuro. Grazie all’aiuto delle intelligenze artificiali, ha prodotto a partire dai brani degli artisti, le loro foto e le immagini dei luoghi delle onde sonore danzanti che rappresentano l’unicità della fusione tra l’artista che si esibirà e il luogo che lo ospiterà. Immagini uniche per sottolineare la peculiarità di questo festival multiforme, vario e multidisciplinare.
Noi abbiamo provato a tracciare un segno, un filo che potesse raccogliere il testimone del passato, legarlo al presente e dare una direzione per il futuro. Speriamo di accompagnarvi in questa lunga estate e di regalarvi un brivido di bellezza.
Enrico Bernardi – direttore artistico di Corti, Chiese e Cortili