Flavio Favelli nasce a Firenze nel 1967.

Dopo la Laurea in Storia Orientale all’Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001), quindi partecipa alla residenza TAM a Pietrarubbia, diretta da Arnaldo Pomodoro nel 1995, e al Corso Superiore Arti Visive della Fondazione Ratti con Allan Kaprow nel 1997.

Ha esposto in mostre personali in spazi privati e pubblici, in Italia e all’estero, tra cui: MACRO, Roma; MAXXI, Roma; American Academy, Roma; Museo del 900, Milano; MAMbo, Bologna; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; Museo Marino Marini, Firenze; Museo Riso, Palermo; Museo di Villa Croce, Genova; Centro per l’Arte Pecci, Prato; Palazzo delle Papesse, Siena; Fondazione Sandretto Re Rabaudengo, Torino; Maison Rouge – Fondation Antoine de Galbert, Parigi.

Ha partecipato a mostre collettive presso MOCA, Cleveland; Peggy Guggenheim Collection, Venezia; MOCA, Shanghai, Elgiz Museum, Istanbul; Castello di Rivoli, Torino; GaMeC, Bergamo; Galleria d’Arte Moderna, Torino; No Soul For Sale – Tate Modern, Londra; Museo Madre, Napoli; PAN, Napoli.

Ha preso parte ad alcune rassegne internazionali come la 55° edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (“Vice versa”, Padiglione Italia a cura di Bartolomeo Pietromarchi); XI Biennale de L’Avana, Cuba; XIII Biennale di Scultura a Carrara, alla XV Quadriennale di Roma, 50° edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (“Clandestini”, a cura di Francesco Bonami; “Italics” a Palazzo Grassi, Venezia.
Ha progettato e realizzato due installazioni bar al MAMbo di Bologna e al MARCA di Catanzaro, e due ambienti pubblici permanenti: Vestibolo presso Sede ANAS di Venezia a Palazzetto Foscari e la Sala d’Attesa nel Pantheon di Bologna per le celebrazioni dei funerali laici all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa.

+Nel 2010 è stato artista in residenza presso l’American Academy di Roma per l’Italian Fellowship, nel 2014 ha svolto una residenza d’artista all’Ambasciata d’Italia a Istanbul, e nel 2015 presso la NARS Foundation di New York.
Nel 2015 l’opera Gli Angeli degli Eroi è stata scelta dal Quirinale e dal Ministero della Difesa per rappresentare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre.

Dal 2000 vive a Valsamoggia, in località Savigno.partivano i treni per Auschwitz.

Nel 2018, a Valsamoggia, ha ideato e realizzato il progetto Serie Imperiale.

flaviofavelli.com

 


Giovedì 6 giugno
Open Space Banca di Bologna – Valsamoggia
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