Nella lente – Diari di donne | Intervista a Chiara Dondi
Dal 22 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 la Sala Ginevra della Rocca dei Bentivoglio ospiterà la mostra fotografica “Nella lente – Diari di donne” della fotografa Chiara Dondi.
Chiara Dondi è una fotografa analogica il cui lavoro si concentra prevalentemente sulla figura femminile, esplorando temi di identità, vulnerabilità ed empowerment.
Dondi affronta con sensibilità le complessità dell’esperienza femminile, trattando temi come la bellezza, l’intimità e la forza interiore. Con la sua fotografia offre un’importante e necessaria esplorazione della figura femminile. La sua sensibilità e il suo occhio attento contribuiscono a una rappresentazione più sfumata delle donne. La sua arte non vuole essere solo espressione estetica, bensì strumento di cambiamento e consapevolezza.
L’abbiamo incontrata per chiederle come si è avvicinata al mondo della fotografia e come ha deciso di sviluppare la sua riflessione profonda sul ruolo e sulla rappresentazione delle donne nella società contemporanea.
Scopri la mostra
Com’è scoccata la scintilla con la fotografia?
Da quando ero piccola ho sempre disegnato e dipinto, alternando una tecnica con l’altra. Poi mi sono stancata del dipingere fine a sé stesso e mi sono avvicinata alla fotografia. All’inizio alla fotografia digitale, di cui però soffrivo la mancanza della parte materica, di ragionamento e di precisione. La mia passione è continuata durante gli anni universitari, ma sempre per sperimentare qualcosa di nuovo, sapendo bene cosa volessi ottenere ma non sapendo come farlo. Finchè non sono approdata alla fotografia analogica e a questa antica tecnica di pittura delle fotografie dopo il loro sviluppo.
Le foto hanno uno stile visivo molto riconoscibile: come ci sei arrivata e come si concretizza?
Ci sono arrivata sperimentando, ricercando un’estetica che avevo in testa e senza accontentarmi mai del risultato: mi sembra di non arrivare mai a una fine. Concettualmente, mi piace l’idea di fotografare qualcosa che in quel momento ha un senso, dentro al suo spazio, con le sue luci e i suoi colori. Tuttavia, mi piace scattare in bianco e nero, ed è qui che concettualmente arriva l’intervento della pittura, facendomi stravolgere completamente quello che ho ripreso ogni volta che è necessario.
Che ruolo può avere la fotografia nelle riflessioni attuali sul ruolo e la rappresentazione delle donne nella società contemporanea?
La fotografia è un esercizio di percezione: percepire il corpo degli altri, lo spazio che occupa, le forme, anche gli imbarazzi che si possono creare dal porsi di fronte a un obiettivo. Ma può essere anche un potente strumento terapeutico, utile a riappropriarsi di sé stessi e della propria immagine coinvolgendo il corpo e accoppiandolo alla mente.
Questa mostra raccoglierà diversi progetti della tua carriera: ce ne puoi approfondire uno?
Sarà presente una delle mie ultime serie, che è un po’ un work in progress: “Fuori siete tanti, dentro sono anche più numerosa”. Questa piccola serie fa parte di una ricerca più ampia con la quale sto cercando di analizzare la mia salute mentale e i suoi cambiamenti. Ad ogni avvenimento, ad ogni nuova esperienze mi sono ritrovata a chiedermi se abbiamo un unico modo di reagire o se dentro conteniamo più versioni di noi stessi, che tiriamo fuori all’occorrenza e al mutare delle situazioni.
Intervista a cura di Luca Vanelli
INFO MOSTRA
Inaugurazione mostra – Venerdì 22 novembre 2024, ore 19.00 > Accesso libero
Apertura speciale – lunedì 25 novembre 2024 dalle 9.00 alle 13.00
Accesso
La mostra è visitabile dal 22 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 nei giorni di apertura del Museo Civico Arsenio Crespellani
> Dal martedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00
> Sabato e domenica, dalle 10.00 dalle 18.00
Costo biglietti
€ 4,00 intero / € 3,00 ridotto: over 65
€ 2,00: per gruppi sopra le 15 persone e per possessori di YoungERcard
€ 1,00: per possessori di Card Cultura
gratuito: minori di 14 anni, persone con disabilità
(comprensivi del noleggio audioguida e dell’accesso alla Rocca dei Bentivoglio)
La mostra è a cura della Fondazione Rocca dei Bentivoglio. In collaborazione con il Comune di Valsamoggia e Proloco Crespellano.
Evento nell’ambito del Programma Off del Festival l’Eredità delle Donne.
Il Festival è un progetto di Elastica con Gucci e Fondazione CR Firenze come partner fondatori e con la co-promozione del Comune di Firenze e il patrocinio della Regione Toscana. Il progetto, in collaborazione con Elle, è reso possibile grazie a Intesa Sanpaolo, Pampers, Tim e con il contributo di Birra Peroni, Gilead Sciences e SYNLAB.
Rai Radio 2 è la radio ufficiale. Si ringraziano Manifattura Tabacchi, ZOO Hub e Opera Prima, sedi della settima edizione del festival.