Sabato prossimo alla Rocca dei Bentivoglio, l’artista bazzane presenta il suo nuovo progetto

 

Dialogo con la materia

una mostra di GIUSEPPE ZINI
a cura di FRANCESCA BABONI e STEFANO TADDEI

27 MAGGIO / 30 LUGLIO 2017

 

 

Un’indagine nulle nuove potenzialità del dipinto, dove alla produzione (pittura), segue la ri-produzione (fotografia) e la post-produzione (fotoritocco), dove il materiale sia fa immateriale, per poi riprendere una forma nuova e diversa su grandi stampe ad alta definizione su supporto plastico.

Dietro a questo percorso c’è sempre Giuseppe Zini, artista sperimentatore, osservatore meticoloso della natura e del particolare, che ha mantenuto nel gioco tra colore e materia una sua caratteristica  stilistica.

Dietro a questo progetto c’è un artista dalla grande preparazione tecnica, che si mette in gioco su diversi piani e tra diverse tecniche per dialogare .

 

 Giuseppe Zini riprende il suo percorso dal suo passato pittorico ed è dunque profondo conoscitore della tecnica, ma riesce in questo nuovo ciclo di lavori a superarlo e ad andare oltre, facendo dialogare due modalità differenti. E se la procedura prende vita con vibranti pennellate sulla tela e una incisiva marcatura del gesto, dettata dall’osservazione di un dato naturale oggettivo e dall’impatto emotivo che ne scaturisce di conseguenza, successivamente avviene l’incontro e l’interazione tra le due tendenze espressive che vanno ad integrarsi efficacemente tra di loro, la materia pura e la fotografia. L’immagine digitale che si crea diviene dunque una seconda volontà di espressione non convenzionale in cui il mouse fa le veci della spatola e la superficie prende una consistenza granulosa. Il dialogo si fa dunque magia, pastosità, gioco di trasparenze e di luci ad effetto che bucano l’acqua coi loro riflessi, si stempera in vibrazioni cromatiche che si rincorrono e si amalgamano, si sintetizza in dettagli che vengono ingranditi e diventano un misterioso e inedito universo dinamico, un nuovo campo espressivo che va ad indicare una creazione compositiva frammentata ma alquanto affascinante.
(Francesca Baboni)

 

 

 

Quello che interessa all’autore rimarcare è il fatto che da un particolare possano fuoriuscire una miriade di differenti azioni interpretative e integrative. La fotografia in tali elaborazioni si pone come un’ulteriore modalità d’espressione pittorica, grazie alle innumerevoli possibilità esemplificative del fotoritocco. Ecco quindi che l’operazione estetica proposta da Giuseppe Zini si muove nell’alveo di una biforcazione mediale. Partendo da un operare pittorico che si fa successivamente digitale, attraverso una sapiente interpretazione delle modalità incisive della fotografia, si crea quindi un qualcosa di precedentemente inespresso.
(Stefano Taddei)

 

 

 

Creare occasioni per fare cultura, fare emergere artisti meritevoli, rendere gli spazi fruibili dal maggior numero di persone per attività culturali: questi gli obiettivi che l’assessorato alla cultura del Comune di Valsamoggia e la Fondazione Rocca dei Bentivoglio cercano di perseguire tramite le loro azioni. E si può dire che gli obiettivi vengono pienamente raggiunti con la mostra personale di Giuseppe Zini. Artista particolare, che arriva all’informale scoprendolo a poco a poco, in un percorso artistico ancora in pieno divenire ma che ha sempre mantenuto l’astratto, il gioco di colore e materia, come caratteristica stilistica (talvolta latente, talvolta esplicita). Realizzare una mostra dell’artista bazzanese Giuseppe Zini crea occasione per fare cultura: riflettere sui motivi per cui l’arte assuma determinate espressioni, abbandoni i porti sicuri del pennello sulla tela e concretizzi invece la vivacità e, se vogliamo, quasi la casualità di manifestazioni e di incontri tra pittura e fotografia, materia e rielaborazione digitale.
(Silvia Rubini – Il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Valsamoggia e Maria Grazia Palmieri – Presidente Fondazione Rocca dei Bentivoglio)

 

 

GIUSEPPE ZINI

Nasce a Bazzano il primo dicembre del 1949. La sua passione per la pittura parte da molto lontano sin da quando era bambino tra i banchi di scuola. Inizia il suo cammino artistico frequentando l’Istituto D’Arte di Bologna dove ha la possibilità di conoscere le varie tecniche pittoriche e dove scopre la sua particolare predisposizione per il disegno e la scultura che lo accompagneranno in tutto il suo percorso artistico. Si laurea in Architettura presso l’Università di Firenze acquisendo nuovi stimoli creativi anche sul piano della progettazione architettonica e del design. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nell’ambito di mostre personali e collettive. La sua pittura spazia tra l’astrattismo e l’informale, scegliendo temi a lui molto cari come il paesaggio e la forma pura. Oggi vive e lavora a Bazzano, Valsamoggia (Bo).

 

 

Inaugurazione: sabato 27 maggio 2017 – ore 17:00
ROCCA DEI BENTIVOGLIO

Interverranno:

Silvia Rubini – vicesindaco Comune di Valsamoggia
Elio Rigillo – direttore della Fondazione Rocca dei Bentivoglio
Francesca Baboni – curatrice della mostra

ingresso gratuito

 


INFO

orari di apertura
dal martedì al venerdì ore 15-18
sabato ore 9-13 e 15-18.30
domenica ore 10-19
lunedì chiuso

ingresso gratuito