Prosegue Japanimation, la rassegna di film d’animazione dedicata ai “grandi” organizzata dalla Mediateca di Bazzano

Venerdì 27 aprile ci sarà la penultima delle 5 serate itineranti (una per ogni biblioteca di Valsamoggia) della rassegna Japanimation, film d’animazione di produzione giapponese per adolescenti e adulti.

Questo progetto è stato fortemente voluto dalla Mediateca di Bazzano, e nasce dall’esigenza di portare in “periferia” tutta una serie di film che, per un motivo o per l’altro, non sono riusciti ad arrivare ai nostri schermi, oppure ci sono rimasti pochissimi giorni.

Purtroppo è credenza assai diffusa che i cartoni animati siano prodotti destinati all’infanzia, quando invece non sempre è così. Il disegno animato è soltanto una tecnica, un modo di raccontare una storia, che sicuramente ben si presta ad una trama per bambini, ma non si esaurisce in questo: le caratteristiche del disegno sono funzionali a un tipo di narrazione più poetica, delicata e immaginifica adatta anche per i “grandi”.

Non è un caso, infatti, che i film da noi proposti siano di produzione giapponese: nel paese del Sol Levante, infatti, la tradizione di manga ed anime destinati ad adolescenti e adulti è molto forte e radicata. Tra i registi che potremmo citare, Katsuhiro Ōtomo (Akira, 1988), Satoshi Kon (Paprika – Sognando un sogno, 2006), ma anche i due fondatori dello Studio Ghibli, Isao Takahata (La tomba delle lucciole, 1988) e Hayao Miyazaki (Principessa Mononoke, 1997).

 

Venerdì, presso la Sala Conferenze di Palazzo Garagnani di Crespellano, ore 20.30, vi proponiamo In questo angolo di mondo, film d’animazione del 2016 di Sunao Katabuchi.

 

Nel Giappone degli anni ’30 Suzu, ragazza solare e sognatrice, va in sposa a Hojo, che ha chiesto la sua mano senza però conoscerla. La giovane donna si trasferisce nella casa natale del marito, vicino a Hiroshima, e qui inizia una nuova vita, umile ma felice. Lo scoppio del secondo conflitto mondiale, però, arriverà a sconvolgere l’equilibrio di questa piccola famiglia, costringendo tutti a grandi sacrifici.

La guerra mondiale vista dal punto di vista dei “nemici”, della popolazione rurale Giapponese: questo film è una grande lezione per noi occidentali, sia dal punto di vista storico-politico (le sofferenze dei civili sono le stesse, in qualunque guerra e sotto qualsiasi vessillo), sia sociale e umano. Le battaglie di tutti i giorni (come sfamare un’intera famiglia con pochi grammi di riso, il riutilizzare i vecchi kimono trasformandoli in abiti da lavoro), l’angoscia dell’attesa, i grandi avvenimenti (lo sgancio delle bombe atomiche), vengono però filtrati dallo sguardo sereno e ottimista di Suzu, capace di non perdere la speranza anche davanti alla tragedia e di ricostruirsi, insieme ai propri cari, un po’ di felicità, in questo angolo di mondo.

 

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