Anche quest’anno, presso i padiglioni della Fiera di Bologna, si è tenuta la Bologna Children’s Book Fair, la fiera dedicata ai libri per bambini e adolescenti che richiama visitatori da tutto il mondo.

I bibliotecari di Valsamoggia partecipano sempre con entusiasmo e curiosità a questo appuntamento imprescindibile per restare aggiornati sulle novità e rimanere affascinati dalle straordinarie forme d’arte con cui veniamo in contatto.

Quest’anno si è unita a noi bibliotecari – Andrea, Giorgia, Katia e Maddalena – anche Maria Speranza, collaboratrice del Museo Archeologico Crespellani di Bazzano e autrice del web-comic Arsenio: l’avvocato che sognò un museo. 

Sarà interessante scoprire e confrontare le nostre impressioni derivanti da punti di vista così diversi.

Buona lettura!

 

Andrea

La Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna è sempre una fonte di nuove scoperte e nuovi incontri.
Forse la cosa che quest’anno mi ha colpito di più è stata la performance organizzata dalla libreria giapponese “Nijinoehonya” di Tokyo, ospite dello stand della casa editrice Kira Kira.

“Nijinoehonya” significa “Libreria dell’illustrazione arcobaleno”, dove l’arcobaleno vuole essere un ponte per unire l’autore e il lettore. Si tratta infatti di una piccola ma intraprendente libreria per ragazzi che pubblicizza titoli e autori di nicchia. Per promuovere la lettura organizza laboratori ed eventi spesso accompagnati da animazioni e numeri musicali che vengono eseguiti con l’entusiasmo e l’umorismo tipici della cultura pop giapponese. Cultura che in occidente apprezziamo già da molti anni attraverso i manga e gli anime.

Gli animatori della libreria hanno dato vita a una divertente lettura-canzone di un albo illustrato per la prima infanzia, che ha riscosso l’apprezzamento di tutti i visitatori del loro stand. Per approfondire: https://nijinoehonya.com

 

Giorgia

Girando per i corridoi della Bologna Children’s Book Fair, rimango ancora una volta affascinata dal meraviglioso mondo dei libri per ragazzi, dalla cura che gli autori dedicano alle illustrazioni e alle storie che lasciano senza parole anche gli adulti! La giornata passa in fretta, ma è decisamente intensa e, insieme ai colleghi, raccolgo idee e spunti per i prossimi acquisti.

Tra i tanti libri sfogliati, un titolo che vorrei consigliare è Il postino spaziale di Guillaume Perreault (Sinnos), che racconta la bizzarra giornata del postino intergalattico Bob, piena di consegne inusuali, astronavi, pericolosi asteroidi e popolazioni sconosciute dello spazio. Una lettura perfetta per chi ama i fumetti e le avventure inaspettate!

E infine, per gli amanti delle storie dell’orrore come me, non posso che consigliare la casa editrice Pelledoca, specializzata in storie da brivido capaci di tenere il lettore con il fiato sospeso e di guidare la sua curiosità attraverso misteri e avventure da affrontare con grande coraggio! Tra i libri esposti allo stand – anch’esso da “paura” grazie a illustrazioni e decorazioni in perfetto stile horror – alcuni titoli presto compariranno misteriosamente tra gli scaffali della Mediateca…

 

Katia

Era qualche anno che mancavo dalla Fiera, e devo dire che è stata una gioia tornare! Ogni stand offre qualcosa di unico, prezioso, toccante, ma anche divertente. Non resisto e faccio collezione di tutti i cataloghi su cui riesco a mettere le mani, anche se poi me li devo trascinare dietro per tutti i padiglioni.

Quest’anno la casa editrice che mi è rimasta più impressa è stata Settenove: all’inizio sono stata attratta, ovviamente, da un bellissimo albo illustrato, Tre gatte nel bidet, di Caterina Baldi, primo titolo della loro nuova collana «Flush. Storie di persone e di animali». Disegni deliziosi ed una storia divertente ma in cui i proprietari di animali potranno rispecchiarsi facilmente.  Ma la mission prioritaria di Settenove è la prevenzione della violenza di genere, affrontando “il tema da punti di vista differenti e attraverso tutti i generi letterari, con un’attenzione particolare alla narrativa per l’infanzia e l’adolescenza, italiana e internazionale” contribuendo allo sviluppo di un immaginario libero da stereotipi.

Maddalena

Lo dico ogni anno: la prossima volta devo stare in Fiera almeno due giorni! E poi non lo faccio mai…
Una giornata non è sufficiente per potersi soffermare sui testi, per confrontarsi con i colleghi, per partecipare a conferenze: la sensazione di una sola giornata nei padiglioni è un po’ quella di frullare come una trottola fra uno stand e l’altro, a caccia di novità interessanti da proporre in biblioteca. Nel mio zigzagante girovagare sono però riuscita a sfogliare alcuni albi illustrati e ve ne vorrei presentare due che mi hanno colpita senza intervento della razionalità, sono andati subito alla pancia e al cuore.

Il primo si intitola Un nome di Gabriele Cracolici, editore La compagnia del Libro. Narra il viaggio di una fanciulla, smemorata e insicura, lungo il sentiero della vita e della conoscenza. L’iniziale passo incerto diventa, man mano che si sfogliano le pagine, sempre più saldo fino a che i doni che riceverà lungo il percorso le permetteranno sia di ricordare il suo nome che di svelare il segreto della felicità. A chi volesse scoprirlo consiglio vivamente la lettura!

Il secondo testo che vi presento è Essere Robot di Matt Dixon, editore Lavieri. Le parole dell’editore non potrebbero descrivere meglio le sensazioni suscitate da questo albo di sole illustrazioni, dettagliatissime e bisognose di essere osservate più e più volte per coglierne ogni volta qualcosa di nuovo e sorprendente; ve le riporto, quindi, per essere sicura di non tralasciare nulla: “I robot di Matt Dixon suscitano immediata simpatia. Un sentimento di tenerezza si alterna al sorriso strappato, lo stupore alla famigliarità. Poi, un po’ alla volta, quella leggera impressione di ingenuità che trasmettono lascia il posto all’osservazione imposta da alcuni particolari. Dopo un po’ si intuisce che, nel complesso, quello che Dixon sembra mettere in scena sono dei classici archetipi e che spesso quei robottini… siamo noi.” Si tratta questo del quarto volume di una serie tutta dedicata ai robot…una fortunata tetralogia grazie alla quale guardare questi robot è come guardare dentro se stessi.

Entrambi i testi entreranno nei prossimi mesi a far parte della raccolta libraria della Biblioteca di Monteveglio.

 

Maria Speranza

La Children’s Book Fair di Bologna è un’occasione speciale. Per me è stata un’ottima opportunità di approfondimento e conoscenza.

Approfondimento, per la serie di conferenze tenutesi nelle sue giornate: in special modo ricordo “La Storia: un racconto appassionante nei romanzi per ragazzi”, che ha visto coinvolti due scrittori di romanzi storici per giovani lettori (Marta Palazzesi e Davide Morosinotto) e mi ha dato parecchi spunti da traslare nel fumetto per lo storytelling culturale.

Conoscenza, invece, nel senso della possibilità di relazionarsi con le case editrici di tutto il mondo. Comprendere cosa sta andando per la maggiore in fatto di pubblicazioni è essenziale per tenersi aggiornati. E, perché no, può essere un’opportunità chiedere quali siano i canali appropriati per mandare il proprio progetto agli editori, o anche solo per instaurare relazioni. In particolare, la casa editrice Becco Giallo ha creato una serie che non conoscevo, “Paleostorie”, molto in sintonia col mio sentire in fatto di fumetto, archeologia (o, in questo caso, paleontologia) e musei.

 

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